Alcuni mesi fa abbiamo invitato tutti i Brand Ambassador di Pulsar in Lituania. Appassionati di caccia da tutta Europa hanno così avuto l’opportunità di conoscersi, di visitare lo stabilimento Pulsar e di testare nuovi prodotti. Mentre ci accingiamo ad accogliere nuovi cacciatori nella famiglia Pulsar – che consisterà ora di 26 membri, tra i quali Nathan dall’Australia e Andrea dalle Isole Lofoten in Norvegia – vogliamo condividere le impressioni del nostro veterano Lee Perryman sulla sua prima visita in Pulsar.
Quando, tra le mail in arrivo, è comparso un invito a compiere un viaggio nell’Europa dell’Est, ho risposto velocemente con un “Sì, grazie”! Chi avrebbe potuto resistere all’idea di un viaggio in Lituania a visitare Pulsar, una delle aziende più note e prestigiose al mondo per la produzione di dispositivi ottici termici?
Senza sapere esattamente cosa aspettarmi, mi sono imbarcato su un volo per la capitale lituana, Vilnius, in compagnia di Phil Taylor, un giornalista che si occupa di sport outdoor, e al nostro arrivo siamo stati accolti in aeroporto da un autista con l’insegna Pulsar Pro Staff, il che mi ha fatto una certa impressione.
Siamo stati quindi portati al nostro albergo, che era veramente lussuoso e dove, nel corso della giornata, siamo stati raggiunti da altri Brand Ambassador in arrivo da diversi Paesi europei. Mi sono poi reso conto che nel team ero l’unico che utilizzasse armi ad aria compressa, mentre il resto del gruppo era costituito da noti cacciatori di grandi animali.
La sera il management di Pulsar ci ha portato a cena, dove abbiamo gustato dei fantastici piatti lituani e bevande distillate in queste zone, e abbiamo avuto la possibilità di conoscerci meglio.
La mattina successiva ci siamo ritrovati a colazione in albergo, quindi con le nostre valigie siamo saliti su una navetta per recarci alla sede centrale Pulsar.
Quando siamo arrivati non sapevo precisamente cosa aspettarmi. Non pensavo che avremmo visto molto – probabilmente qualche prodotto disponibile a magazzino – quindi ci saremmo scambiati qualche stretta di mano per poi ripartire.
Siamo stati portati nella sala riunioni principale, dove abbiamo seguito una presentazione sulla storia di Pulsar e di Yukon, azienda partner. Sono rimasto sbalordito perché non avevo idea di quanto fosse grande Pulsar, con uffici in diversi Paesi del mondo, tre diverse lingue di lavoro, oltre 1.100 dipendenti e che produce internamente qualunque cosa, perfino gli astucci in dotazione con i prodotti.
È stato formidabile vedere come lavora questa azienda e la sua direzione di marcia. Dopo la presentazione ci sono stati dati dei vestiti antistatici da indossare, e mi è sembrato che questo fosse un po’ bizzarro. Non era qualcosa a cui avessi pensato, ma naturalmente abbiamo tutti seguito questa procedura. Quindi abbiamo visitato diverse aree di produzione dove abbiamo potuto osservare il processo di assemblaggio dei prodotti, qualcosa che credevo non avremmo potuto vedere, ma chiaramente Pulsar non ha nulla da nascondere ed è orgogliosa del lavoro che svolge.
All’entrata di un’area ho sentito il pavimento tremare, cosa che mi è sembrata strana, ma poi ci siamo trovati di fronte a un macchinario che provoca vibrazioni, utilizzato per simulare il rinculo di un fucile molto potente.
Successivamente vi era un congelatore, dove i dispositivi vengono posti per simulare cambi di temperatura estremi e controllare come reagiscono a questa situazione. È stato fantastico constatare fino a che punto si spinge Pulsar per essere certa della qualità dei suoi prodotti.
Mentre stavamo facendo ritorno alla sala riunioni per togliere gli indumenti antistatici e recuperare i nostri effetti personali, l’abbiamo vista! A breve distanza, splendente come se fosse la porta per il paradiso, si trovava la divisione ricerca e sviluppo! Mi sembrava che stessi provando un’esperienza extracorporea e mi stavo lentamente dirigendo verso quella stanza, ma purtroppo era la sola area che non era possibile visitare.
Dopo la bellissima visita della fabbrica, siamo tornati sulla navetta e abbiamo viaggiato nella campagna lituana per raggiungere la destinazione successiva: il poligono di tiro.
L’arrivo al poligono è stato di per sé un’esperienza. Tutto quel che potevo vedere erano bossoli che volavano: AR-15, Glock, .308 e Creedmoor, il che mi ha fatto sentire un po’ a disagio, soprattutto dato che erano tutti tiratori esperti e potenti, e senza l’ombra di armi ad aria compressa!
Nonostante la sensazione di sentirmi un po’ sopraffatto, dopo un paio d’ore ho iniziato a prenderci la mano e i bersagli colpiti si andavano accumulando come in una scena di Hot Shots.
Dopo aver sparato in cartucce il peso equivalente della collezione della Royal Mint, è venuto il momento di tornare alla navetta per immergerci ancor di più nella campagna lituana e raggiungere una residenza di campagna con centro benessere, dove ci siamo concessi un meritato riposo di un paio d’ore fino al giungere della sera, durante la quale abbiamo potuto testare alcuni dispositivi con l’oscurità.
Siamo usciti all’esterno e ci siamo trovati in un’area ben preparata per testare i prodotti, con diverse tende contrassegnate dal marchio Pulsar. Dopo essere stati suddivisi in gruppi, ci siamo avvicendati tra le tende provando i vari dispositivi. È stata una sorpresa molto gradita essere i primi a mettere le mani su questi strumenti, e in particolare aver avuto la possibilità di provare il nuovo Digex C50, la cui performance è stata assolutamente straordinaria. È certamente qualcosa che voglio avere sul mio fucile!
Chiaramente c’erano anche alcuni prodotti esclusivi da testare, ma dato che ho dovuto firmare un accordo di riservatezza non posso dire nulla al riguardo in questo momento, e dovrete pazientare un po’ di tempo per scoprirli nel corso dell’anno.
Il giorno seguente ci siamo ritrovati in una sala riunioni e ci è stato richiesto di commentare la serata trascorsa a testare i prodotti. È stato sottolineato come la nostra opinione fosse importante e abbiamo passato in rassegna i vari dispositivi testati, e i nostri pareri costruttivi sono stati accolti positivamente. Erano presenti relatori provenienti da aziende attive nei social media, il management di Pulsar, e c’è poi stata un’eccellente presentazione da parte di uno dei Brand Ambassador, Jon Runar Gudjonsson.
Qualche ora dopo, con il mio volo previsto per la mattina successiva, è venuto il momento di mettermi a mio agio e vedere cosa aveva da offrire il centro benessere! Pulsar ci ha fatto vivere un’esperienza straordinaria. È stata una vera avventura.
Questo articolo è stato scritto da Lee Perryman e originariamente pubblicato sulla rivista Airgun Shooter. Questa versione è stata leggermente modificata nello stile.
Prima di acquistare un dispositivo notturno o termico, assicuratevi di essere in regola con le normative locali e utilizzatelo solamente quando ciò è consentito. I nostri Ambassador provengono da diversi Paesi e viaggiano molto, avendo così la possibilità di testare diversi prodotti. In nessuna circostanza appoggiamo o promuoviamo l’utilizzo illegale dei nostri dispositivi. Se desiderate avere maggiori informazioni in merito alle restrizioni all’esportazione e alla vendita, visitate la pagina a questo link: Politica di restrizioni all’esportazione e alla vendita.