In estate ci sono tante cose piacevoli, ma per noi non ce ne sono molte all’altezza dell’incontro annuale dei Brand Ambassador Pulsar. Ogni anno facciamo venire la nostra squadra a Vilnius da tutta Europa, e per un paio di giorni tutti gli occhi sono puntati sui nostri cacciatori. Essi vi diranno che bisogna essere presenti per percepire veramente la magia di questo incontro, ma proveremo comunque a rendervi partecipi di qualche splendido momento vissuto con loro.
La sede principale Pulsar è a Vilnius, in Lituania, dove si trova il nostro maggior sito produttivo e dove hanno sempre inizio le nostre fantastiche riunioni. Dopo una cena informale con coloro che sono arrivati per primi e una colazione con chi è giunto più tardi, abbiamo aperto le porte della nostra fabbrica. Come afferma Liudas Abišala, direttore marketing di Pulsar, “L’obiettivo di questa visita è di mostrare ai nostri Ambassador che Pulsar non è semplicemente un’azienda di persone in giacca e cravatta”. Sono infatti persone con risorse, talento e personalità straordinarie che fanno di Pulsar quello che è. Naturalmente i nostri Ambassador parlano regolarmente con alcune di esse, ma incontrarsi, vedere come lavora il dipartimento di ricerca e sviluppo, come i dispositivi vengono assemblati e molto altro che si svolge dietro le quinte è un’esperienza unica.
E giudicando dalle impressioni di Claus Andersen, un cacciatore danese che attualmente vive in Sicilia, l’obiettivo è stato centrato in pieno.
Claus Andersen
La giornata di martedì si è conclusa con il momento forse più atteso di ogni incontro, ossia il test dei prodotti. Come sempre esso ha riguardato parecchi dispositivi, inclusi alcuni di cui ancora non possiamo parlare. Come ci spiega Liudas, avere un riscontro da parte dei cacciatori su dei prodotti che sono ancora a uno stadio di prototipo è essenziale per il loro sviluppo successivo: “Siamo sempre curiosi di sapere cosa ne pensano gli utilizzatori di questi strumenti. Quando li progettiamo abbiamo un’idea del compito che dovrebbero svolgere, ma non possiamo valutarli obiettivamente perché sappiamo già cosa sono progettati per fare. Invece i cacciatori non sanno nulla di questo e sono sempre molto sinceri, dunque il loro riscontro è sia istruttivo che benefico”.
Christoph Studeny, cacciatore austriaco, ha indicato la prova dei prodotti come il momento migliore dell’incontro, dichiarando che Merger LRF XL50 è stato il dispositivo che più lo ha impressionato. Anche per Claus la prova è stata molto divertente, ammettendo che avrebbe potuto “trascorrere due giorni solo ammirando i prodotti”. Purtroppo non avevamo tutto quel tempo a disposizione, ma il cacciatore danese ha comunque individuato il suo dispositivo preferito, seppur non ancora immesso sul mercato: Merger LRF XQ35, “per via della sua leggerezza e versatilità”.
Questo binocolo ha attirato l’attenzione anche di Andrea Lysvold, cacciatrice norvegese che vive nelle Isole Lofoten. Avendo provato in precedenza le versioni XP e XL, afferma che XQ l’ha sorpresa con le sue dimensioni compatte e l’elevata qualità, che lo rende eccellente per il pedinamento degli animali, quando devi camminare e portare l’equipaggiamento per un’intera giornata”.
Un dispositivo che, forse un po’ inaspettatamente, ha suscitato grande entusiasmo è stato Krypton 2 FXG50. Ecco il motivo per il quale piace a Stefan Orman, cacciatore svedese: “Sono un patito di Krypton. Mi piace la versatilità quando vado a caccia, e Krypton ti offre tutto in un piccolo strumento compatto. Non devo portare con me due visori oppure uno da tenere in mano. Con esso hai veramente tutto”. Anche il suo collega britannico Phil Taylor ammette di essere rimasto piacevolmente sorpreso dal nuovo modulo termico: “Non ero un grande tifoso del primo Krypton, ma Krypton 2, dopo averlo provato, mi ha fatto un’ottima impressione. Voglio valutarlo più attentamente in seguito”.
Oltre alla visita alla nostra sede e all’approfondito test dei prodotti, cerchiamo sempre di fare in modo che i nostri Ambassador lascino la Lituania avendo imparato qualcosa di nuovo. Quest’anno abbiamo pianificato numerose presentazioni e seminari per aumentare le conoscenze pratiche e teoriche dei cacciatori. I nostri colleghi hanno avanzato consigli sull’utilizzo dei dispositivi, Stefan ha parlato della sicurezza delle armi da fuoco, i cacciatori hanno imparato a creare filmati e hanno migliorato la loro abilità come fotografi, solo per fare qualche esempio. C’è stata la presenza di un videografo professionista che ha condiviso suggerimenti sulla realizzazione di video di recensione dei prodotti, che si è compreso essere molto più difficile di quel che si possa immaginare. “Sembra facile, ma in realtà è un processo complicato. Ho provato a farne qualcuno a casa, ed è una cosa folle. Qualcosa che pensi possa essere fatto in cinque minuti richiede invece una giornata intera. Ma sono state spiegate alcune tecniche che sicuramente non dimenticherò e che spero di riuscire ad applicare a casa”, confessa Stefan.
Per quel che riguarda i consigli sull’utilizzo dei prodotti, Christoph ha apprezzato molto le presentazioni che spiegavano sia gli aspetti basilari che quelli più particolari, mentre Claus afferma di essere rimasto piacevolmente sorpreso che le persone qui siano “così disponibili a condividere le loro esperienze e sappiano rispondere a molte delle mie domande. E a volte faccio domande veramente assurde!”.
Liudas ci confida anche che è importante, sia per lui che per l’intera azienda, che le persone conoscano non solo i prodotti e come usarli, ma imparino qualcosa anche riguardo alla caccia stessa. E siamo felici di constatare come anche questo obiettivo venga raggiunto. Come sottolineato da Andrea, che ha partecipato per la seconda volta a questo incontro tra Ambassador, il processo di apprendimento non si interrompe mai: “Mi sembra di aver imparato cose nuove l’anno passato, e anche se ho appreso molto, ci sono sempre più cose da conoscere. Lo scorso anno non sapevo nulla, ma ora capisco tutti i numeri e le specifiche. Credo che quest’anno abbia qualcosa in più da dire e che possa dare un contributo”.
I cacciatori hanno partecipato anche a una sessione di commenti e consigli sull’uso dei prodotti, dove hanno potuto condividere opinioni sui prodotti attuali e su ciò che si aspettano di vedere in futuro. Questo è probabilmente il momento dove il personale di Pulsar impara di più, potendo parlare con chi utilizza questi strumenti nella vita reale, ma è altrettanto gratificante per i cacciatori: “Penso che la mia parte preferita sia quando ci riuniamo e discutiamo sulle funzionalità, e di tanto in tanto escono delle idee che poi diventano realtà. Ad esempio, io e Henrik abbiamo spinto per un’interfaccia scalabile per Krypton, anche irritando Liudas, ma alla fine è stata realizzata. Credo che, quando si condividono esperienze, conoscenze e necessità, e questo diventa parte di un prodotto, sia estremamente appagante”, sostiene Stefan.
“Non è un segreto che uno degli obiettivi di questi incontri sia formare una squadra. Le persone magari parlano tra loro per mesi, ma poche si sono veramente incontrate, dunque qui hanno la possibilità di conoscersi”, dice Liudas quando gli viene chiesto dei momenti meno formali del meeting. E probabilmente non è una sorpresa che molti gradiscano questi momenti. Phil, uno dei membri che da più tempo fanno parte della squadra, nota che “più tempo passiamo assieme, più ci sentiamo una squadra e una famiglia. Stare in compagnia e socializzare con tutti è la parte migliore. Sicuramente ci sono tante aziende al mondo con un team di ambasciatori, ma non sono sicuro che ovunque ci sia lo spirito di squadra che troviamo nel team Pulsar”.
A parere di Andrea, i rapporti che si sono sviluppati tra i membri della famiglia Pulsar sono unici: “Ciò che mi piace maggiormente è stare in compagnia di ogni membro della squadra, parlare delle nostre esperienze, di quel che facciamo, avere un riscontro, suggerimenti e aiuto da persone ricche di talento. Trascorriamo assieme del tempo piacevole. C’è veramente un ottimo spirito di squadra”.
Ciò che ci importa più di tutto è che i nuovi membri si sentano benvenuti come i veterani. Claus ci assicura che siamo riusciti in questo: “Conoscevo un altro Ambassador e avevo parlato al telefono con un altro ancora, ma non avevo mai incontrato il resto della squadra, però dopo 30 minuti di conversazione mi sentivo già parte di una nuova famiglia. Credo sia fantastico che ognuno sia così aperto e disponibile verso gli altri”.
Come abbiamo raggiunto questo obiettivo? Magari un po’ è questione di fortuna, ma dietro c’è anche molto lavoro. Liudas e il suo gruppo parlano al telefono con ogni candidato durante il processo di ammissione per assicurarsi che ci sia la giusta chimica. “Sono davvero felice che siamo riusciti nuovamente a selezionare persone pazze. Ma pazze nel modo giusto, che scherzano e si prendono in giro ma si preoccupano degli altri incondizionatamente”.
Phil Taylor
Prima di acquistare un dispositivo notturno o termico, assicuratevi di essere in regola con le normative locali e utilizzatelo solamente quando ciò è consentito. I nostri Ambassador provengono da diversi Paesi e viaggiano molto, avendo così la possibilità di testare diversi prodotti. In nessuna circostanza appoggiamo o promuoviamo l’utilizzo illegale dei nostri dispositivi. Se desiderate avere maggiori informazioni in merito alle restrizioni all’esportazione e alla vendita, visitate la pagina a questo link: Politica di restrizioni all’esportazione e alla vendita.