Erik Aspen Bakke è un cacciatore norvegese che rappresenta il nostro distributore locale, Teno Astro. Recentemente lo abbiamo incontrato per girare il nuovo video di Pulsar Merger LRF XL50. Tra una cosa e l’altra ci siamo seduti con lui per parlare della caccia in Norvegia, di vivere vicino alla natura, e naturalmente di visione termica. Vi invitiamo quindi a scoprire un po’ della vita di Erik attraverso questa intervista.
Vivo nei pressi di Kristiansund, nel comune adiacente di Gjemnes. È un comune con un territorio che si sviluppa molto in lunghezza ma con solo 2.700 abitanti circa, caratterizzato da boschi, rilievi montuosi e da una zona agricola. Io vivo su un’isola chiamata Bergsøya.
È un posto tranquillo ma con un facile accesso alle città di Kristiansund e Molde. Di notte può essere completamente silenzioso, e puoi sentire le barche nel fiordo e gli animali nei boschi.
La vita è normale come in ogni altro posto, i bambini vanno a scuola o all’asilo al mattino, mentre noi andiamo a lavorare a Kristiansund. Il viaggio e le distanze da scuola, dall’asilo e dal luogo di lavoro possono essere stressanti a volte, ma una volta giunti a casa lo stress sparisce. Il negozio più vicino è a circa 10-15 minuti di macchina. Quando ero un ragazzo c’era solo il collegamento via nave con la terraferma, e si potevano ordinare i generi alimentari che venivano consegnati una volta alla settimana. Buona cosa per le persone anziane.
Abbiamo forti venti in autunno e inverno, e molte precipitazioni. Può scendere molta neve, ma essendo così vicini alla costa se ne va anche rapidamente. In inverno è molto ghiacciato e scivoloso, e nemmeno l’estate è delle migliori, tuttavia possiamo anche avere tempo bello e caldo. La scorsa estate però abbiamo a malapena raggiunto i 20 °C.
Sì, ci sono molti cacciatori in questa zona, è sia una tradizione che un hobby molto diffuso in Norvegia. La caccia ha una lunga tradizione in questo Paese, specialmente nelle zone rurali. Ci sono circa 30 armi ogni 100 abitanti in Norvegia, quindi la caccia rappresenta una parte importante della vita locale. Quasi tutte le foreste e i terreni coltivati costituiscono un ‘terreno di caccia’, e tutti i proprietari terrieri sono coinvolti: sono essi stessi cacciatori oppure stabiliscono chi ha il
Dipende tutto dal tipo di caccia. Si svolge soprattutto al mattino e di notte a quote basse o nei campi, cacciando da una postazione sopraelevata oppure sdraiati ai margini di quest’ultimi.
Per queste battute di caccia mi sveglio molto presto e raggiungo il posto prima dell’alba, visto che i cervi si inoltrano nella foresta e risalgono la montagna nel momento in cui termina la notte. In giornate tranquille, come la domenica, possono restare nei campi un po’ più a lungo. Io resto sul posto finché è pieno giorno, a volte più a lungo nel caso ci siano animali giovani che si aggirano nell’area, che spesso sono meno cauti.
Lo stesso vale per la notte: arrivo sul posto con un buon anticipo, prima che inizi il crepuscolo. I cervi normalmente non escono dalla foresta prima che sia quasi completamente buio, e possono rimanere in attesa, senza che si riesca a vederli, per molto tempo prima che escano all’aperto. Quindi bisogna essere sul posto molto in anticipo, nel caso che ti abbiano visto quando sei arrivato; attendono che ci sia silenzio per molto tempo prima di avventurarsi negli spazi aperti. Me ne vado quando non riesco più a vedere, a meno che abbia con me un dispositivo Pulsar; in questo caso posso fermarmi un paio d’ore in più.
Quando vado a caccia in montagna di solito vado sul posto in un orario compreso tra le 10 e le 13. Questo significa che faccio colazione, mi preparo e parto da casa praticamente quando voglio, non essendoci fretta; i cervi restano sulle montagne o sui pendii finché inizia a farsi buio. Con la macchina arrivo al punto dove inizio la risalita a piedi e lentamente raggiungo la sommità. I cervi generalmente iniziano a muoversi tra le due e le tre del pomeriggio. A volte trovo una buona posizione e mi metto in attesa, guardando e ascoltando, mentre in altre occasioni mi muovo attorno alla zona dove so di avere più probabilità di trovarli, e posso trascorrervi tre, quattro o cinque ore. È probabilmente il tipo di caccia più difficile perché i cervi sono molto cauti in montagna, dove solitamente regna il silenzio.
Erik Aspen Bakke
Visto che hai citato Pulsar, qual è il tuo strumento preferito?
Difficile indicarne uno in particolare, essendoci tanti fattori da considerare, comunque quello che uso più spesso è Axion 2 XG35 per le sue dimensioni: si infila in tutte le tasche della mia giacca, è leggero e facile da maneggiare e utilizzare. Lo uso per esplorare la zona mentre cammino con l’oscurità, non voglio spaventare nessun animale quando di notte sto raggiungendo la mia posizione. Axion soddisfa le mie esigenze come visore.
Con il numero elevato di cervi rossi che dobbiamo catturare ogni anno, la visione termica è indispensabile per conseguire questo risultato. Disporre di alcuni terreni di caccia non è sufficiente, dato che è un’attività che richiede molto tempo e i numeri da raggiungere sono veramente importanti. Quattro cacciatori potrebbero catturare fino a quaranta esemplari l’anno. Un altro fattore da considerare è che non abbiamo molto tempo prima che vi sia buio per gran parte della giornata in questa zona della Norvegia. Tuttavia con i dispositivi termici possiamo andare a caccia sempre, senza preoccuparci della luce e del buio, potendo farlo in ogni condizione di luce. Questo cambia radicalmente la situazione ed è un aiuto decisivo per i cacciatori nel mio Paese.
Con dei bambini piccoli a casa non vado in molti altri posti, ma in passato andavo a volte nelle zone più interne delle montagne a caccia di galli cedroni, semplicemente per cambiare zona e cacciare qualcosa di diverso. La caccia al gallo cedrone è più ricca di azione rispetto alla caccia al cervo; normalmente sei sempre in cammino e gli uccelli ti sorprendono, quindi bisogna essere attenti e pronti in ogni istante. È veramente una buona alternativa.
Sì, sicuramente lo farò se mostrano di essere interessati. I più piccoli capiscono già quando vado a caccia, anche se non sono sicuro che comprendano cosa sia esattamente, ma in ogni caso è qualcosa con cui entreranno in contatto visto che è un’attività diffusa nella nostra comunità. Adesso hanno solo due e tre anni, e quando impareranno a essere un po’ più silenziosi li porterò probabilmente con me.
Mio figlio maggiore è già stato con me a caccia, ma è ormai un adolescente e ha altri interessi al momento. Magari arriverà in seguito, anch’io pensavo ad altro alla sua età, poi con gli anni l’interesse per la caccia è tornato.
Erik Aspen Bakke
Prima di acquistare un dispositivo notturno o termico, assicuratevi di essere in regola con le normative locali e utilizzatelo solamente quando ciò è consentito. I nostri Ambassador provengono da diversi Paesi e viaggiano molto, avendo così la possibilità di testare diversi prodotti. In nessuna circostanza appoggiamo o promuoviamo l’utilizzo illegale dei nostri dispositivi. Se desiderate avere maggiori informazioni in merito alle restrizioni all’esportazione e alla vendita, visitate la pagina a questo link: Politica di restrizioni all’esportazione e alla vendita.